Ingiusto attaccare il sindaco.... la colpa è di tutti me compreso
Sulla questione dell'inagibilità dello stadio dei Pini, l'ex presidente dell'Esperia, Stefano Dinelli esprime parole condivise dalla maggior parte degli sportivi e cittadini di Viareggio...
"Mi permetto di intervenire sulla vicenda stadio, per poter esprimere serenamente il mio parere. Credo che attaccare il Sig. Sindaco Giorgio Del Ghingaro e la sua amministrazione su questo aspetto sia un esercizio troppo semplice ed a mio parere ingiusto. Conosco bene le condizioni dello stadio, e' da 10 anni che ne denuncio lo stato di degrado irreversibile, quindi che fosse in condizioni disperate era noto a citta', amministratori, enti, soloni ecc ecc, ma a nessuno ne e' mai fregato una mazza!!! Devo riconoscere a questa amministrazione di aver provato, appena trovate le risorse (perche' ci vogliono quelle quando si parla di soldi pubblici) di fare un disperato tentativo di salvataggio che non gravasse pesantemente sulla collettivita'; il fatto che non sia riuscito e' purtroppo una conseguenza dello stato di degrado in cui ormai si era arrivati.
Vorrei ricordare che 10 anni fa' quando proposi il progetto della Societa' F.C.Esperia Viareggio, (FOTO SOTTO L'ARTICOLO) sono stato sbeffeggiato, e apostrafato in tutti i modi (cementificatore, speculatore, megalomane, folle, esaltato, devastatore del parco, sterminatore di piccoli negozi ecc ecc) deriso, lo stadio doveva servire a quei 10 gatti che venivano alla partita, non era una priorita' della citta', che aveva ben altro a cui pensare; adesso si parla di disastro economico.
Bene intanto nessuno degli oppositori (non li cito tanto ciascuno dentro di se sa quale ruolo ha giocato in questa partita) ha mai voluto mettersi ad un tavolo seriamente ed ascoltare le ragioni e la struttura del nostro progetto; che non era solo stadio, cittadella dello sport, ma comprendeva anche un cablaggio della citta' con un partner di nome Finmeccanica, interloquiendo educatamente e costruttivamente, con noi, con i nostri progettisti, con gli advisor, e con le societa' che ci appoggiavano.
Dopodiche' lo stadio degli annessi e connessi come mi sbeffeggiava l'allora piu accalorato oppositore dall'alto della sua posizione politica se eguito dal codazzo di leccaculi, dai partiti collegati o amici, dalle associazioni di categoria, dalle associazioni varie fino al circolo del carapugnolo, e' arrivato al capolinea, come follemente previsto dieci anni prima, anche perche':
1) Di professione facevo il costruttore e quindi diciamo che un po d'occhio lo avevo
2) Avevo avuto la fortuna di essere talmente folle da proporre qualcosa di avveneristico che avrebbe permesso alla citta' di essere una volta tanto all'avanguardia, e non come purtroppo accade di perdere le proprie eccellenze quasi sia una rassegnata costante
Pertanto dobbiamo ammettere che il risultato di oggi e' solo e unicamente da imputare ad una precisa scelta di una citta' , che pero' adesso vede:
1) Gli annessi e connessi (come diceva il Grande politico) sono stati costruiti al Varignano al posto delle case popolari, da uno che viene da fuori, perche' farli fare ad un viareggino comporta gli appellativi suddetti, con buona pace dei negozi di vicinato
2) I pini in pineta nei pressi dello stadio sono stati tagliati tutti perche' pericolanti, e ripiantati anche se la zona resta degradata e territorio di nessuno
3) La viabilita' presto ospitera' un grande spettacolo per la citta' (meno male) per 50.000 persone, a noi veniva contestato uno stadio da 15.000 persone
4) Il Comune non spendeva un Euro!!!!!!! al contrario del modus operandi di certi politici in auge che si facevano belli con le palanche pubbliche.
Potrei continuare per ore a dire tutto cio' che non sono mai riuscito a dire, e che rimane uno dei piu' grossi rimpianti che mi porto dietro.
Pertanto vedere ora il gioco al massacro all'ultimo arrivato che ha ereditato una situazione drammatica, con un comune in dissesto, non ci sto, non e' giusto; prima devo fare mea culpa io, che non sono stato capace di lottare con piu' forza per ottenere cio' che sognavo; poi devono farsi un esame di coscenza tutta una serie di soggetti, ed infine la citta' tutta; a questo sindaco e' rimasto solo in mano il cerino.