Il suo idolo calcistico era Antonio Cassano quindi tifoso della Samp
Alessandro Cecchi è morto a metà pomeriggio all’ospedale Cisanello dove era stato trasportato d’urgenza in codice rosso con il Pegaso dopo lo schianto in moto avvenuto giovedì alle 13, contro una Toyota Yaris, all’altezza di via Volpi al Campo d’Aviazione. Il giovane era sbalzato dalla sella colpendo prima il parabrezza dell’auto per poi schiantarsi contro un cancello di un’abitazione.
Dopo lunghissime ore per familiari e amici, è deceduto per arresto cardiaco alle 16.30. I familiari non hanno autorizzato l’espianto degli organi. Un dramma che getta nella disperazione una famiglia intera, molto conosciuta a Viareggio dove ragazzo lavorava nella pasticceria Fauzia in passeggiata. Un ragazzo solare, serio nel lavoro con il sorriso e la battuta sempre pronta ed una gran voglia di vivere e di farsi una famiglia. Stava mettendo le basi per comprarsi una casa ed invece il destino atroce gli ha giocato un brutto scherzo.
Alessandro aveva un'unica passione il calcio, tifoso della Sampdoria ed in modo particolare per Antonio Cassano tanto che il suo numero di maglia nelle gare agonistiche era il 99 quello che indossava il suo idolo barese. Aveva iniziato a tirare i primi calci nel Nacional per poi passare alla Vigor Misericordia e successivamente nello Stiava. poi tutta la trafila Uisp con il padre Luigi Cecchi come allenatore. Nel Seven Apples prima, GDS Impianti e fino allo scorso anno tesserato con il Caffè Shelley. Amante del calcetto, specialmente quello a sette non mancava di partecipare alle consuete partitelle infrasettimanali con gli amici che si concludeva con la pizzata e poi di corsa in pasticceria dove il nonno Sandro lo aspettava
Una settimana di ferie dopo una lunga e faticosa estate passata in pasticceria a preparare le ghiottose "bombe" e poi il maledetto giovedì 27 settembre.
Ciao Alessandro